di Tommaso Meo
Apple decide e Tumblr si adatta. Il paradossale braccio di ferro tra l’azienda di Cupertino e la popolare piattaforma di microblogging ha aggiunto un altro capitolo alla sua saga, anche se non è ancora chiaro chi la spunterà. Pur di rimanere presente sull’App Store di Apple, Tumblr ha acconsentito a snaturarsi, nascondendo sotto il tappeto i contenuti per adulti che per molto tempo sono stati una delle sue caratteristiche più riconoscibili.
La piattaforma ha annunciato infatti dei cambiamenti nelle proprie policy, restringendo l’accesso ai contenuti sensibili per gli utenti iOS. Ora, qualsiasi blog personale contrassegnato come “per adulti” non è accessibile sui device Apple. Gli utenti vedranno un pop-up che spiega che il post è stato nascosto a causa di “contenuti potenzialmente allusivi o espliciti“. Tumblr ha anche affermato che alcuni contenuti saranno nascosti nella funzione di ricerca e nelle dashboard degli utenti, che mostrano i post consigliati e i contenuti degli utenti che stanno seguendo. Una decisione preventiva necessaria per permettere ad Apple di conservare intatta la propria reputazione nella lotta ai contenuti per adulti, come implicitamente ammette anche Tumblr stessa.
“Per rispettare le linee guida dell’App Store di Apple, dobbiamo adeguare a breve termine ciò a cui puoi accedere in relazione a contenuti potenzialmente sensibili durante l’utilizzo dell’app iOS – recita sul blog aziendale di Tumblr un messaggio comparso negli scorsi giorni-. Per rimanere disponibili all’interno dell’App Store di Apple dobbiamo estendere la definizione di cosa siano i contenuti sensibili e il modo in cui vi si accede per rispettare le loro linee guida”.
Gli utenti Apple che accederanno a Tumblr verranno privati di tutti i post etichettati con parole come “porno”, “droghe” e “sesso”. Nel tentativo di repulisti dall’app sono vietate le combinazioni di numeri come 69 o 240, perché rispettivamente associati a una posizione sessuale e alla marijuana, ma anche termini meno espliciti o del tutto innocui.
La community di Tumblr ha prodotto un elenco non ufficiale di parole bloccate completamente o i cui tag sono oscurati. La lista comprende 446 termini che la piattaforma ora limita per paura di violare le regole di Apple, con conseguenze ancora tutte da valutare. Tumblr per motivi ancora sconosciuti, o per errore, ora limita la capacità degli utenti di cercare post con i tag “calvo”, “papà”, “single”, “pannolino”, “barba”, “selfie”, “tacchi” e “Acab”. Nemmeno personaggi pubblici o immaginari sono eslcusi da questa lista di proscrizione: figurano i nomi della cantante k-pop Kim Doyeon, dell’attore di American Pie Eugene Levy e di Tony the Tiger, la mascotte dei cartoni animati per i cereali Frosted Flakes (i Frosties).
La ricerca è limitata anche per parole che si riferiscono a stati di disagio mentale come “triste”, “depressione”, “Dpts”, “bipolare”, fortemente censurando la discussione su questi temi e il mutuo aiuto all’interno della community. Un portavoce di Tumblr ha aggiunto che l’azienda “sta lavorando a soluzioni più ponderate che verranno implementate nel prossimo futuro” e manterrà aggiornati gli utenti sui nuovi sviluppi. Ovviamente questa censura preventiva vale solo per i dispositivi iOS, mentre gli utenti Android potranno ancora beneficiare dell’esperienza di perdizione garantita dalla piattaforma.
L’app di Tumblr è già stata rimossa dall’App Store di Apple a novembre 2018 in seguito alla diffusione al suo interno di alcuni contenuti pedopornografici. Un mese dopo la piattaforma ha annunciato la messa al bando del porno esplicito sulle proprie bacheche. Una mossa che ha stupito molti e ha causato una notevole diminuzione di traffico per Tumblr. I contenuti espliciti non sono però mai spariti del tutto dall’app, anche a causa di una moderazione automatica non infallibile, e Tumblr due anni dopo si è trovato di nuovo spalle al muro con Apple.
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www.wired.it
2021-12-31 09:00:00