Le parole del Papa “sono tutt’altro che ingenuità”, e pur avendo presente la distinzione tra “aggressori e aggrediti”, “ragioni e torti”, è necessario impegnarsi a fondo per la pace. Lo sottolinea il cardinale Matteo Zuppi, che, citando la Costituzione, ricorda – sullo sfondo di una guerra russa in Ucraina che rischia di esacerbarsi – che L’Italia “ripudia la guerra”, e si domanda: “L’Europa no?”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-03-18 15:34:16 ,www.repubblica.it