L’eruzione dell’Etna ripresa dal satellite Copernicus Sentinel-2

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AGI – Nuovo trabocco lavico del cratere di Sud-Est, che ha avuto inizio stamane, poco prima delle 8.55. Il flusso lavico è sceso sul versante orientale del cono, dirigendosi verso la Valle del Bove. L’ampiezza del tremore è in aumento, informa l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Insomma, ‘a Muntagna’ non si ferma dopo lo spettacolare episodio eruttivo parossistico del 16 febbraio, seguito da quello delle prime ore di ieri, caratterizzato da alte fontane di lava con altezze fra 600 e 700 metri.

Anche i satelliti dell’Esa si sono accorti della straordinaria attività del vulcano siciliano, pubblicando una immagine straordinaria. Questa immagine, catturata il 18 febbraio 2021 alle 9,40 dalla missione Copernicus Sentinel-2, è stata elaborata utilizzando la banda infrarossa a onde corte della missione per mostrare la colata di lava in rosso vivo, informa l’agenzia spaziale statunitense.

Dopo la potente eruzione dell’Etna di martedì 16 febbraio, il vulcano ha prodotto un’altra spettacolare esibizione di fuoco – con alte fontane di lava che sparano nel cielo notturno, raggiungendo altezze di circa 700 metri. La prima eruzione ha causato grandi flussi di lava a scendere verso est nella Valle del Bove, viaggiando per circa 4 chilometri. Ma la seconda grande esplosione di giovedì 18 ha diffuso lava per circa 1,3 chilometri lungo il fianco meridionale del vulcano.

La cenere delle eruzioni degli ultimi giorni ha coperto la città di Catania e le autorità hanno monitorato gli sviluppi nei paesi vicini alla base del vulcano, tra cui Linguaglossa, Fornazzo e Milo. L’eruzione ha anche costretto la chiusura temporanea dell’aeroporto siciliano di Catania, cosa che accade spesso quando il vulcano è attivo.

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