Viggiù, Janis Danner distrugge una statua di Butti a Villa Alceo

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Hanno affittato una villa storica in provincia di Varese per il fine settimana: relax, feste e tanti video da postare sui social. Ma proprio mentre ne realizzavano uno, ignorando le regole della dimora e i divieti, hanno iniziato a riprendersi avvinghiati a una scultura di Enrico Butti che decorava una fontana di villa Alceo a Viggiù: statua distrutta, con un danno da almeno 100mila euro.

Protagonisti della vicenda sono sei ragazzi tedeschi tra i 25 e i 30 anni, tra loro l’influencer e modello tedesco Janis Danner, che i gestori della residenza storica – che viene appunto affittata – hanno denunciato per vandalismo ai carabinieri anche dopo aver visto i filmati delle telecamere di videosorveglianza della villa. Filmati in cui si vedono due dei villeggianti che, entrano nella fontana ignorando il divieto e facendosi riprendere con gli smartphone dai quattro amici abbracciano la statua di Butti, artista vicentino, una delle tante custodite nella dimora storica e segnalate – in molti casi anche protette da aiuole – come beni da non toccare.

La villa era stata affittata per alcuni giorni dall’influencer e dalla sua fidanzata per ospitare diversi amici – quasi una ventina i presenti – per festeggiare il compleanno della fidanzata, anche lei modella e influencer, che nella villa ha fatto video e foto postati sui suoi canali social. Ma la festa è degenerata ieri a metà giornata, quando appunto alcuni ospiti hanno iniziato a cercare scorci sempre più particolari in cui fotografarsi.

Viggiù, statua di villa Alceo distrutta: “Volevano lasciarmi 200 euro come risarcimento”

“Assistere a quella scena mi ha ricordato gli episodi storici di saccheggio delle città antiche, quando i barbari devastavano tutto e rovesciavano a terra le statue delle divinità in segno di disprezzo. Questo atto vandalico mi ha lasciato la stessa sensazione, anche perché io sono cresciuto a Villa Alceo e quella statua per me ha sempre avuto anche un grande valore affettivo: era il simbolo della dimora, la sua protettrice in un certo senso – racconta Bruno Golferini, il gestore della villa – Non appena è arrivato, quel gruppo mi ha dato una brutta

sensazione: si appendevano ai cornicioni per fare delle foto ricordo, bevevano a canna dalle bottiglie di limoncello. Poi è arrivata la distruzione della statua”.

E dopo aver procurato un danno da centinaia di migliaia di euro – “per giunta irreparabile, perché ho già chiesto il parere degli esperti e non c’è possibilità di restauro” – non hanno neppure sentito il bisogno di scusarsi, anzi: “Mi hanno detto che quella statua era fatta di sabbia e che se avessi voluto mi avrebbero lasciato 200 euro a titolo di risarcimento – continua – Erano qui in 17 e so che hanno pranzato a Villa d’Este spendendo circa 400 euro a testa, ma non hanno voluto fare una colletta per l’opera di Butti. Non si tratta di una questione economica, ma avrebbero almeno dato un segnale di interesse e buona volontà”. Quindi Golferini ha sporto denuncia ai carabinieri e “anche consultato l’Interpol. La cosa non finirà qui”.



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-08-02 08:51:37 ,milano.repubblica.it

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