Luca Zaia in diretta oggi: «Questa è la settimana importante, il virus sta rallentando». Tamponi di fine isolamento e quarantena: gratis in farmacia

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Luca Zaia in diretta oggi, sabato 22 gennaio 2021, per le ultime notizie sulla pandemia da Covid in Veneto. La novità del giorno è che da oggi cambiano le regole sui tamponi nella nostra regione: i test di fine quarantena e fine isolamento si potranno fare gratuitamente in farmacia, e vale anche per quelli che riguardano i contatti scolastici. A questo si aggiunge un nuovo servizio sulla piattaforma online: non ci prenoterà solo il vaccino, ma anche il tampone di fine quarantena o isolamento, in più, per chi ha lo Speed sarà possibile scaricare il certificato di fine guarigione.

Sono moltissimi i temi caldi sul piatto, in Veneto il virus procede con oltre 19mila contagiati quasi ogni giorno, ma quello che desta maggior preoccupazione è il numero degli isolati, nella nostra regione sono circa 300mila. Conteggio dei positivi, i “positivi per caso” (sono il 20% in Veneto QUI l’articolo), la gestione dei colori e delle zone, la regolamentazione delle quarantene: sono tutti argomenti che le Regioni stanno dibattendo con il Governo e il governatore spinge perché il sistema venga radicalmente modificato.

Ma anche la questione del contagio dei bambini non fa star sereni, l’allarme è arrivato oggi da Stefano Marzini, direttore del reparto di Pediatria al San Martino di Belluno: «Quattro bambini al giorno in Pronto soccorso per il Covid» (trovate QUI l’articolo). Zaia ha dichiarato in diretta che aveva intenzione di chiudere le scuole fino al 31 gennaio, ma i dati fortunatemente mostrano un virus che si sta mitigando, quindi l’intervento non risulta più essere necessario. Serve invece, per il presidente, un cambiamento delle regole sulle quarantene negli istituti «se non vogliamo vivere in ipocrisia e vogliamo la scuola in presenza».

Zaia in diretta oggi

Il bollettino di oggi

Sono oltre 18mila i nuovi contagi Covid registrati in Veneto nelle ultime 24 ore, intercettati con 85mila  tamponi. Le vittime sono state 38, sempre nelle ultime 24 ore, sono state. La situazione negli ospedali: sono 1.933 i ricoverati negli ospedali del Veneto (-35), di questi, 1744 (-21) sono ospitati nei reparti dell’Area medica, mentre 189 (-14) sono in terapie intensiva. 

Covid in Veneto: le ultime notizie

«Questa è la settimana importante, in questa settimana si vede la direzione, e anche se in maniera timida si nota che il virus da un po’ di giorni sta calando- ha affermato Zaia -. Le infezioni e le eventuali leggerezze delle feste le abbiamo “sfangate”». I dati delle ultime ore confortano il governatore: «Sulle terapie intensive da 18-20 ingressi al giorno siamo alla metà. Eravamo arrivati a 208 pazienti in intensiva e ora sono 189, la terapia intensiva è sotto la soglia dell’arancione, e anche gli altri dati: Rt oggi è al 1.22, Incidenza 2.587 su 100mila (alta incidenza è un sinonimo di alta contagiosità e la maggior parte dei contagiati è asintomatico o pauci sintomatico), 17% occupazione della terapia intensiva, area non critica al 25%». A questo si aggiungono i dati sui vaccini obbligatori: «Aumentano le vaccinazioni in alcune categorie, 50-59 anni 88.7% di vaccinati e 60-69 anni 92.4% di vaccinati, Zaia spera di arrivare al 90% di vaccinati nel giro di un mese».

Covid, positivi, quarantene, colori: bisogna cambiare

Confermo che abbiamo fatto delle richieste valide al Governo, partono dalla Regione Veneto, perché lo scenario è cambiato, il modello adottato fino ad ora era tarato sulla variante Delta. Siamo partiti da un virus fortemente letale, senza alcuna arma, ma l’infezione è andata attenuandosi, siamo passati dalla variante Inglese nel 2020 con una ondata pesante fino a dicembre, avevamo antivirali ma non ancora la copertura vaccinale, nel 2021 abbiamo superato l’ondata dura e a fine estate è arrivata la quarta ondata e la variante Omicron. Il virus è cambiato e continuerà a cambiare, sta diventando ubiquitario, molti fanno l’isolamento da asintomatici. Ma le persone sono il balìa di tamponi in ogni momento, pensiamo che se un bambino a scuola è positivo se ne sta a abitazione il bambino e gli altri continuano a stare a scuola: oggi invece i bambini della classe vanno a abitazione, stanno in quarantena, hanno due tamponi, poi ci sarà il secondo caso e via di nuovo in quarantena. Bisogna modificare la definizione di caso, se non vogliamo vivere in ipocrisia e vogliamo la scuola in presenza: per migliaia di ragazzi ora la scuola è a abitazione, in Dad.

La scuola rappresenta davvero un grosso problema – ha sottolineato la dottoressa Francesca Russo -, la settimana prossima avremo un incontro per confrontarci. Abbiamo presentato alcune criticità e aspettiamo di capire cosa pensano di modificare. Ieri sera ci hanno anticipato che i soggetti disabili, anche in caso di più di due o tre positivi, i disabili possono continuare in presenza se la scuola può farlo. Speriamo di ridurre le quarantene e il numero di test.

L’Isds dice che dobbiamo occuparci del sintomatico – ha ribadito Zaia -: questo cambia la strategia in modo importante. E’ innegabile, certo, che il positivo senza sintomi può infettare, ma è altrettanto vero che se mantenessimo come dogmatico questo principio davanti a un virus non altamente letale, andremmo avanti a testare persone su persone. Per me dobbiamo concentrarci sui sintomatici, e pensiamo che il sistema di isolamenti e tamponi vada rivisto. Per noi il vaccinato con tre dosi deve farsi solo 3 giorni di isolamento. Il contact tracing è saltato, è puro diletto degli esperti della chiacchiera che non sanno cosa significhi farlo a 21mila persone al giorno. Ovvio che bisognerà prestare attenzione ai pazienti nelle Rsa e i più fragili. Va riformulato anche il sistema dei colori, dovrà concentrarsi sull’ospedalizzazione, mentre adesso è tarato sulla condizione del settembre 2020.

 

Tamponi: cosa cambia da oggi

Code ai Covid point, cittadini in attesa per ore e ore per poter eseguire un test per capire se siano positivi o meno: da oggi in Veneto si cambia. «Dopo lunga e approfondita comunicazione con Speranza, ieri sera dopo le 10 è arrivata la lettera dal Ministero: i tamponi di fine quarantena si possono già fare in farmacia, anche per i contatti scolastici. Il fine isolamento da oggi può andare anche in farmacia o dal medico di base o dal pediatra che praticheranno il test con un tampone di prima generazione (15 euro a tampone pagati dalla Regione). Il tampone di fine isolamento o fine quarantena sarà gratuito, anche in farmacia».

Con gli ultimi provvedimenti le semplificazioni sono le seguenti, ha spiegato la dottoressa Francesca Russo:

  1. I contatti scolastici possono andare in farmacia oltre che al Covid point, il tampone è a carico della Regione. Bisogna portare il foglio della scuola o dell’Ulss.
  2. Il fine isolamento ora può andare in farmacia gratuitamente. Serve portare la mail del medico o dell’Ulss.
  3. Il fine quarantena si può fare in farmacia con un tampone di fine generazione (prima era di terza).

Laboratori privati accreditati: i costi dei tamponi sono 15 euro per i test di prima generazione, 20 di terza, 40 quello molecolare.

Arrivano le corsie prioritarie nei Covid point

Priorità nei Covid point agli under 12 e a fragili e disabili, questo nei punti pubblici.

immunizzazioni obbligatori e multe

Sanzioni agli over 50 che non si vaccinano. Sono 100 euro, per chi va al lavoro senza il Green pass sono 500-600 euro e può essere reiterata. La persona risulta assente non giustificata.

Piattaforma online: nuovi servizi da lunedì

Oggi presentiamo un nuovo servizio sulla piattaforma per le prenotazioni: nel momento in cui sei positivo entri nella piattaforma e prenoti il tampone, che sarà a 7 o 10 giorni a seconda dello stato vaccinale. Con lo Speed si può anche fare il certificato di fine guarigione e inizio isolamento. Partirà tutto da lunedì. Quando ci sarà un tampone positivo arriverà un messaggio o una telefonata alla persona per prenotare il tampone successivo.

Il nuovo presidente della Repubblica: «Spero sia un inguaribile autonomista»

Elezione del presidente della Repubblica. Vado con entusiasmo, per la terza volta, ho partecipato alle elezioni di Napolitano e Mattarella, ho appreso da queste esperienze che tutto si decide nell’ultimo miglio, adesso la squadra è ancora negli spogliatoi. Lunedì ci saranno le prime procedure, poi vedremo, Spero in un presidente che rappresenti i cittadini e che l’elezione sia condivisa e che sia un inguaribile e impenitente autonomista.





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