rewrite this title non cercate consenso, no a logiche di scambio- Corriere.it

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di Giovanni Bianconi

Il presidente alla intitolazione della sede a Bachelet. «Assicurare la massima credibilità alle toghe, con decisioni assunte con senso delle istituzioni»

A quarantaquattro anni dal suo omicidio, la sede del Consiglio superiore della magistratura è stata intitolata a Vittorio Bachelet, il vicepresidente di quell’istituzione assassinato dalle Brigate rosse il 12 febbraio 1980. Con una cerimonia solenne che ha offerto l’occasione al capo dello Stato (nonché presidente dell’organo di autogoverno dei giudici) Sergio Mattarella di lanciare un messaggio forte a tutti i consiglieri: togati eletti dai loro colleghi e laici indicati dal Parlamento. «Il ruolo che si assume quali componenti di questo Consiglio rappresenta una funzione di garanzia e di grande responsabilità per l’equilibrio fra i poteri costituzionali», ricorda Sergio Mattarella. Per poi aggiungere: «I componenti si distinguono soltanto per la loro “provenienza”; hanno le medesime responsabilità nella gestione della complessa attività consiliare e sono chiamati a svolgere il loro mandato senza doversi preoccupare di ricercare consenso per sé o per altri soggetti».

Parole incisive rivolte a tutti i membri di un organismo spesso indiziato di applicare logiche spartitorie, a partire dalle nomine, e non indenne da sospetti e accuse (pure al proprio interno) di orientare certe scelte in virtù di alleanze predefinite tra blocchi laici e togati. Già a gennaio 2023,…



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2024-04-16 19:08:10 ,

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